Madonna malinconia. Il male di vivere nei poeti e narratori italiani da Dante a Montale
"La mélancolie, c'est le bonheur d'être triste": questo celebre e paradossale aforisma di Victor Hugo ci introduce al tema della malinconia nelle sue varie declinazioni ed espressioni. La malinconia come naturale stato d'animo, passeggero ancorché profondo, come un momentaneo atteggiamento non positivo di fonte a certi eventi della vita, in genere superabile. Si tratta insomma di quel "male di vivere", di quella tristezza antropologica che è esperienza comune, che può incombere su ognuno di noi, in maniera più o meno forte, più o meno persistente. In questa sintetica e antologica ricerca il "male di vivere" viene presentato attraverso la produzione letteraria, assunta in questo caso a documento della condizione umana, di alcuni autori particolarmente significativi, che hanno conosciuto e descritto nelle loro opere l'angoscia del vivere, il male dell'esistenza, la malinconia insomma. Ci sarà così la possibilità di soffermarci e leggere poesie e brani di poeti e scrittori, come Dante, Petrarca, Tasso, Leopardi, Montale e qualche altro, che ci hanno lasciato una sofferta testimonianza del loro malessere esistenziale, della loro malinconia persistente o passeggera.
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