Viterbo
Sei a Zaira, mio caro lettore-viaggiatore, città dagli alti bastioni. Una fra le più belle Città invisibili di Italo Calvino. Tanto bella da non potersi raccontare. Città della memoria. Una città, spiega Calvino, non racconta la propria storia. Essa la porta scritta nei suoi luoghi, come le linee che solcano il palmo di una mano. I suoi panorami, gli scorci di vie e piazze, i ritratti della sua gente, i dettagli dei suoi edifici e monumenti: sono nient'altro che "porte". Porte del tempo. Al tramonto del secolo XIX, dopo un silenzio lungo secoli, scrittori e viaggiatori tornarono a evocare l'idea del Genius Loci. Lo sfregarono dalla lampada magica della storia: esso rivelò al mondo che ormai, per noi uomini moderni (cittadini troppo spesso inconsapevoli, turisti troppo spesso frettolosi), non c'è più viaggio nello spazio che non sia anche, e soprattutto, un viaggio nel tempo. Sei a Zaira, ma potresti essere ovunque. A Viterbo, per esempio.
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