Animali d'Egitto. Un bestiario antichissimo
Quale divinità egizia ha il corpo di uomo e la testa di falco? Cos’hanno in comune i coccodrilli e il numero 60? Perché tra le bende delle mummie veniva infilato un amuleto a forma di cobra? Ibis, scarabei, falchi, serpenti... l’immaginario degli Egizi era abitato da animali di ogni tipo, che venivano associati alle divinità. Scopri il perché in questo meraviglioso bestiario illustrato, tra geroglifici, papiri, leggende e interessanti curiosità. Gatti, scarabei, falchi e coccodrilli erano parte integrante dell’immaginario degli antichi Egizi. Li rappresentavano sulle pareti delle tombe e sui sarcofagi, li trasformavano in amuleti per proteggersi dagli spiriti maligni e decoravano oggetti di uso quotidiano con le loro immagini. Gli Egizi ne osservavano il comportamento e li rendevano protagonisti di storie e leggende con cui cercavano di comprendere il mondo visibile della natura e quello invisibile delle divinità. Dall’eleganza misteriosa dell’ibis fino agli animali domestici più comuni come il gatto o il cane, aspetti inediti ci faranno scoprire una sensibilità non così lontana dalla nostra contemporanea. La morte di un cane o di un gatto era vissuta come un vero e proprio lutto e sovente culminava in un funerale per salutare il proprio amico a quattro zampe. Animali immaginari, creati dall’unione delle caratteristiche di molti esseri diversi, come l’uccello Ba o la Sfinge, ma anche ippopotami, pesci e felini che popolavano le terre limacciose d’Egitto e i racconti mitologici del tempo. Ancora oggi, gli animali venerati nell’antico Egitto hanno molto da raccontarci di quel popolo antico e della sua affascinante cultura. Età di lettura: da 7 anni.