La meraviglia della vita
È l'estate del 1923 quando Franz Kafka raggiunge sua sorella Elli a Miiritz, una piccola stazione balneare sul Baltico. È molto malato, la tubercolosi lo ha costretto a trascorrere settimane a letto durante l'inverno. Elli spera che in quella residenza sul mare chiamata "Alla salute" Franz riesca a riprendersi un poco. Il Dottore - così lo chiamano nella casa - è felice di avere una stanza tutta sua, lontano da sanatori e luoghi di cura che gli procurano ormai soltanto nausea. Si sveglia dopo oltre otto ore di sonno e si siede un po' sul balcone ad ascoltare le voci dei bambini che giocano davanti alla casa vicina. Sono piccoli ebrei dell'Est, di una colonia proveniente da Berlino. Una mattina, mentre è intento a osservarli, allegri e vocianti attorno a un lungo tavolo, nota per la prima volta Dora Diamant, una giovane di non più di venticinque anni che sussurra qualcosa ai ragazzi in yiddish. Uno sguardo fugace, che si trasforma però in incanto quando la rivede nelle cucine della colonia, intenta a pulire il pesce con le sue mani delicate. Nei giorni successivi la reincontrerà sulla spiaggia. Si siederà con lei a contemplare il mare e si sentirà come dentro una campana che inghiotte qualsiasi rumore...