Piccoli piaceri
Londra, 1957. Sulle pagine del North Kent Echo, un piccolo giornale locale, appare un trafiletto che parla dei progressi negli studi sulla partenogenesi. Probabilmente i lettori non l’avrebbero nemmeno notato, se non fosse stato per il sensazionale titolo: «I maschi non servono piú per la riproduzione!» A seguito dell’articoletto, la redazione viene sommersa da una valanga di lettere indignate. Tra di esse ve n’è una di una certa Gretchen Tilbury che dichiara di aver dato alla luce una bimba quando era ancora vergine. L’affermazione suonerebbe priva di qualunque fondamento, se non fosse che, nel lasso di tempo in cui avrebbe dovuto concepire la figlia, Gretchen era ricoverata presso la clinica St Cecilia di Broadstairs, dove ha trascorso mesi a letto. A fare luce sul controverso caso viene inviata Jean Swinney, unica donna presente nella redazione. Trentanove anni e alle spalle un’esistenza di aspettative deluse, Jean ha imparato da tempo a sopravvivere grazie ai piccoli piaceri quotidiani della vita.