Il monte Hiei
E una splendida giornata di sole oggi nel tempio Chūzon, nella regione giapponese del Tōhoku. La luce illumina gli aceri, il muschio e la sabbia bianca del giardino, e un canto pieno di energia risuona nel padiglione in cui Toshiko e appena entrata. In un angolo, su un tavolino coperto da un panno bianco, sono posati in fila ordinata un rasoio, un catino, una caraffa, un portaprofumo e della carta per avvolgere i capelli. E il luogo della ≪tonsura≫, dove Toshiko, scrittrice famosa per l’eleganza della sua scrittura e del suo portamento, nonchè per la tormentata vita sentimentale, si fara rasare la testa nella cerimonia che precede la vestizione e l’iniziazione alla vita monacale. La pace regna nel tempio, ma non altrettanto nel suo cuore. Toshiko ha raggiunto quella terra sconosciuta per prendere i voti ed estirpare una volta per tutte dal suo cuore l’arroganza e la presunzione. Ora, pero, per la prima volta e colta dalla tristezza. Segretamente Toshiko e orgogliosa dei suoi lunghi capelli, che la scaldano come una veste fluttuante e che, con la loro freschezza, hanno assorbito la febbre dal corpo di un uomo e coperto le reni gelate di un altro; quei capelli che l’uomo cui è legata da un amore travolgente, passionale e distruttivo, le ha tirato al momento di separarsi, l’ultima volta che si sono visti. Vivido e intenso, Toshiko risente il dolore e, insieme, la tristezza di quel gesto. Il monte Hiei e la storia di questa scelta, il racconto di come l’«amore passionale e possessivo» possa trasformarsi nel più puro «amore spirituale verso Dio e l’umanità».