Fabrica in fabula: industria e editoria culturale nel Novecento
L'industria, con il suo ideale di progresso scientifico-tecnologico, obbliga i letterati del Novecento ad abbattere i tradizionali steccati tra le «due culture» e riflettere sul significato della modernità. La storia dell'Italia passa per la progettualità di aziende come Eni, Olivetti e Pirelli, che con i loro house organs hanno elaborato una cultura dell'innovazione e creato una sinergia tra capitale e umanesimo. Accanto agli intellettuali «apocalittici», per dirla con Umberto Eco, che evidenziano le criticità dell'oltranza produttiva e delle nuove forme di colonialismo, si distingue una schiera di «integrati» in dialogo con le possibilità offerte dallo sviluppo tecnologico. Persino la veste dell'oggetto letterario ne risulta modificata: editoria, design e ricerca grafica si alleano all'incrocio tra sperimentazioni d'avanguardia, contestazione politica e cultura pop. I contributi del volume Fabrica in fabula si propongono di scandagliare le diverse questioni in gioco, aggiornando il dibattito intorno a un tema nevralgico del mondo contemporaneo.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa