L'euro, i tassi, la Bce. La voliera di Francoforte tra falchi, colombe, pavoni e corvi
La Bce tra Scilla e Cariddi: individuare la rotta della normalizzazione monetaria tra il rischio di una inflazione resiliente e quello di una recessione latente, chiedendosi anche che ne sarà della “svolta verde” voluta dalla presidente Lagarde. Per capire dove sta andando la Bce, occorre guardare a una scelta strategica fatta nel 2022: passare dagli annunzi monetari all’ambiguità, con i due rischi che ne derivano. Primo: aumentare i costi reali di una politica disinflazionistica e le probabilità di recessione. Secondo: aumentare la pressione politica sulla condotta della politica monetaria, mettendo in discussione l’assetto istituzionale, indipendente, della Bce. L’ambiguità accentua i possibili effetti destabilizzanti della dialettica che nel consiglio della Bce può emergere tra i fautori di politiche più o meno restrittive (falchi contro colombe), ma può determinare anche l’emergere di comportamenti opportunistici (i pavoni) o sleali (i corvi) da parte di singoli banchieri centrali.