Pop is dead. La storia dei Radiohead

Pop is dead. La storia dei Radiohead

I Radiohead esordiscono nel 1992 con Creep, un singolo di grande successo commerciale che finiranno per odiare, e da lì in avanti sfidano le convenzioni del pop per diventare, nei decenni successivi, un gruppo imprevedibile e spiazzante dal punto di vista musicale, concettuale, promozionale: l'antitesi dei cliché rock, un baluardo dello sperimentalismo, lo specchio di un mondo distopico in radicale cambiamento, e anche un manifesto politico anticapitalista. Com'è evidente soprattutto in Ok Computer (1997), l'ultimo grande album "classico" del XX secolo, Kid A (2000), un disco fortemente innovativo, e in Rainbows (2007), scaricabile dal sito del gruppo in download digitale con prezzo libero. A quarant'anni dai primi tentativi tra i banchi della scuola di Abingdon, la band è ormai attorniata da un'aura mitologica. Restano tuttavia aspetti ancora poco conosciuti della storia e del "Fenomeno Radiohead", stereotipi da smontare, contraddizioni da approfondire: come ha fatto Fernando Rennis, che da anni è sulle tracce dei cinque di Oxford, parlando con i loro insegnanti e compagni di scuola, intervistando musicisti, registi, giornalisti e collaboratori in sala di registrazione di dischi passati alla storia.
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