Il mondo non è bello se non veduto da lontano. Lettere (1812-1835)
In queste lettere la sorella del poeta esce dall’ombra di un fratello straordinario. Paolina si fa spazio fra queste righe e parla di molte cose: di una prigionia femminile che è fonte di sofferenza e frustrazione, di una curiosità indomita, di un desiderio di libertà che diventa viaggio interiore e intellettuale, di un amore fraterno profondissimo che si incrinerà per gli orientamenti ideologici sempre piú contrastanti, fino al silenzio. Paolina è per Giacomo un’interlocutrice colta e vivace, complice e sostenitrice, uno spirito inquieto esiliato nel severo Palazzo Leopardi; e lui la conforta da lontano con le sue bellissime lettere che le aprono il mondo: le città, le letture, gli incontri, mescolati al fluire della vita intima e alle “bagattelle” che restituiscono il sapore del quotidiano.