Serpenti, sirene e sacerdotesse. Antropologia dei mondi acquatici in Africa occidentale
La fascia litoranea che va dalla Costa d’Avorio alla Nigeria è caratterizzata dalla presenza pervasiva dell’acqua. Le popolazioni della regione hanno a lungo vissuto un rapporto simbiotico con il delicato ecosistema acquatico, regolato da un complesso di credenze e pratiche che hanno consentito di mantenere vive e di rinnovare le relazioni tra gli esseri umani, l’ambiente e le divinità. Attraverso un’analisi storica ed etnografica, in questo volume si indaga la genesi, le metamorfosi, i discorsi e le pratiche connesse alle divinità dell’acqua. Le principali protagoniste di questo mondo liquido, oltre alle molte entità dell’invisibile, come la ormai iconica Mami Wata, sono le donne, che ricoprono sia il ruolo di adepte sia quello di sacerdotesse. Il libro è il risultato di ricerche sul campo condotte nel corso di più di quindici anni in Ghana, Togo e Bénin, oltre che della lettura dei resoconti di mercanti, negrieri, viaggiatori, missionari e funzionari coloniali.
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