La signora della villa
Alessia, figlia di un ricco commerciante che importa legni pregiati dal Camerun e dal Congo, viene destinata dal padre a seguire la sua attività per quanto lei sperasse di far parte del clan di suo fratello Nemo, composto da un intellettuale, un operaio e un poeta del quale si è innamorata. Purtroppo Pierfilippo, il poeta, amareggiato dall'impossibilità di pubblicare un suo lavoro, decide di suicidarsi. Davanti a simile tragedia, Alessia cerca di scoprire chi siano state le persone che lo hanno indotto a togliersi la vita e soprattutto a trovare un modo per far pubblicare un'opera dell'uomo tanto amato. Comincia così una gara fra lei e il clan di suo fratello per trovare un editore che accetti il lavoro del poeta usando ricatti, travestimenti, pubblicità illegale e l'utilizzo di un commissario che cerca di capire il perché degli strani avvenimenti.
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