Marlene Dumas. Open-end. Ediz. a colori
Il catalogo della mostra "Marlene Dumas. Open-end" - curato da Caroline Bourgeois in collaborazione con l'artista e disegnato da Roger Willems di Roma Publications - presenta oltre cento opere, tracciando un percorso incentrato sulla produzione pittorica di Dumas, con una selezione di dipinti e disegni che vanno dal 1984 a oggi e con opere inedite realizzate negli ultimi anni, provenienti dalla Pinault Collection, da musei internazionali e da collezioni private. Le immagini delle opere esposte sono accompagnate da brani scritti dalla stessa Dumas. Considerata una delle artiste più influenti nel panorama contemporaneo, Marlene Dumas nasce nel 1953 a Cape Town, dove cresce e studia belle arti durante il brutale regime dell'apartheid. Nel 1976 si trasferisce in Europa per proseguire i suoi studi e si stabilisce ad Amsterdam, dove ancora oggi vive e lavora. Se nei primi anni della sua carriera è conosciuta per i suoi collage e testi, Dumas oggi lavora principalmente con olio su tela e inchiostro su carta. La maggior parte della sua produzione è costituita da ritratti che rappresentano la sofferenza, l'estasi, la paura, la disperazione, ma che spesso sono anche un commento sull'atto stesso di dipingere. Un momento cruciale del lavoro di Dumas è l'uso delle immagini dalle quali trae ispirazione, provenienti da giornali, riviste, fotogrammi cinematografici o polaroid scattate personalmente. L'amore e la morte, le questioni di genere, i temi razziali, l'innocenza e la colpa, la violenza e la tenerezza: sono questi alcuni dei temi del suo lavoro, in cui la sfera intima si combina con questioni sociopolitiche, fatti di cronaca o grandi temi della storia dell'arte.
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