Il faggio e la quercia
Imprese alpinistiche e azioni militari, amori eterni e vite spezzate, isole piratesche e miniere d'oro, storie personali e leggende del folklore: questo romanzo - avvincente e mozzafiato - parte dagli albori dello squadrismo e attraversa il dramma della guerra civile, dando voce ad un giovane volontario delle Brigate Nere e ripercorrendo le tappe di un percorso umano, politico e spirituale che appartiene alla storia d'Italia. Un racconto di fantasia, che però si innesta sulla traccia di una ricostruzione storica puntuale, capace di fotografare il territorio novarese - sceneggiatura e protagonista indiscusso della narrazione - nella sua natura più intima e nella sua sacralità assoluta: il faggio e la quercia - del resto - attestano questa costante tensione alla verticalità, metaforicamente richiamata dall'ascensione alle vette alpine. Un viaggio nell'eroismo e nell'audacia, nel coraggio e nel superamento di sé, nel senso dell'onore e nel rispetto per la parola data, nella perfetta simbiosi dell'uomo con il Genius Loci e della prassi rivoluzionaria con il vasto orizzonte della tradizione.