Il cappello scarlatto

Il cappello scarlatto

In una fredda notte di dicembre, Roland Duprey è costretto a fuggire da Parigi, dopo aver ferito gravemente il suo più caro amico in un duello. Viaggiando verso sud, il giovane arriva a Marsiglia, dove viene in contatto con esuli mazziniani, che si apprestano a raggiungere Roma. È il gennaio del 1849 e, dopo la fuga del Papa a Gaeta, nella città eterna sta per essere proclamata la Repubblica. Fornito di un passaporto falso (da ora in poi il suo nome sarà Louis Barry), il giovane si unisce ai rivoluzionari, abbandonando per sempre la sua vita precedente. A Roma si trova a condividere con altri giovani il grande sogno del momento. Stringe amicizie, lavora presso una tipografia, partecipa a feste, raduni e discussioni. E mentre si prepara a combattere, in difesa della neonata repubblica, proprio contro un esercito francese, si innamora perdutamente della bella scultrice Clelia, fervente mazziniana e amica della principessa di Belgiojoso. La Roma Repubblicana è protagonista assoluta del romanzo, con le sue strade, le piazze, i palazzi, crocevia in cui agiscono, mossi da passioni e ideali contrastanti, donne e uomini, stranieri e romani, nobili e popolani. Una Roma particolarmente viva in una primavera che esplode. La brutalità della guerra travolgerà le speranze e le vite di tanti che, sostenendo un progetto tanto coraggioso quanto impossibile, per una breve luminosissima stagione, in quella primavera fecero la Storia.
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