Il peso dell'assenza
Un uomo senza nome si mette in viaggio guidato dalla nostalgia: gli manca terribilmente Silvia, la donna che amava. Il peso dell’assenza lo riporta nella sua città natale, Venezia, dove può contare sull’ospitalità dell’amico fraterno Edoardo. Mentre va a zonzo per le calli, deciso a riappropriarsi della sua terra camminando il più a lungo possibile, l’uomo incontra un suo vecchio insegnante, il professor Bembo, e poi un clown che sta eseguendo uno spettacolo di strada, Barrante. Ma si accorge subito che la città non è più la stessa: alcuni particolari rivelano delle discrepanze fra le immagini nitide che gli si stagliano davanti agli occhi e le reminiscenze sbiadite dalla memoria. Da questa sutura viene fuori il ritratto inquietante di una Venezia algida e magnetica, che si apre a una voragine di segreti e macerie da cui nessuno può essere risparmiato. All’uomo, e al lettore, il compito di ricostruire il mosaico. Un romanzo d’esordio intimo e malinconico, che scava, con sorprendente delicatezza, in quella materia fragile e magmatica che chiamiamo “memoria”.