Il Libano moderno. Tra unità e lacerazioni
Con la sua complessa collocazione geopolitica, tra Siria e Israele, il Libano contemporaneo è al centro di una competizione che si estende sino alle più articolate dinamiche socio politiche di tutto il Medio Oriente. I retaggi della guerra civile, le varie declinazioni degli schieramenti partitici e il massiccio afflusso di profughi vengono analizzati per tentare di individuare gli elementi di destabilizzazione che hanno provocato le profonde modifiche all'equilibrio etnico-religioso del paese. Si tenta di tracciare i lineamenti di una dirigenza politica, da sempre legata al comunitarismo di stampo confessionale e in progressiva perdita di consensi, che i nuovi movimenti di protesta ritengono responsabile della distruzione della società e dell'economia, così come del disfacimento del paese, tra povertà, vulnerabilità ed emarginazione. La stessa potenza espressa da Hezbollah non viene oggi condivisa dalla maggioranza della popolazione, a causa del suo crescente militarismo e delle controverse scelte di politica interna e internazionale. Sembra quindi che un pur minimo cambiamento dei delicati equilibri regionali possa generare in Libano un nuovo e più devastante conflitto interno.
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