La donna che scompare
Una casalinga benestante vive con il marito e i suoi cento ex amanti, tra cui uno violento. Due ragazze cementano la loro amicizia tossica provando una nuova droga che rende invisibili. Una docente di cinematografia scopre nel suo studio un passaggio segreto che conduce a un mondo dove è sempre notte e il tempo non scorre. Una copywriter viene abbordata da un uomo in un locale, va a casa con lui e scopre che è uno yeti. Una scrittrice accompagna il marito al Paese natale di lui, perché vuole sottoporsi a un rito di trasformazione che prevede che venga sepolto tutta una notte e riesumato la mattina dopo. Un’impiegata governativa fa i conti con le sue radici cinesi durante una gravidanza che si sviluppa in modo inconsueto. Un complicato rapporto madre-figlia, reso più difficile anche dal divario linguistico, è analizzato in un racconto dentro un racconto in cui la figlia ricostruisce, a modo suo, un evento accaduto alla madre. Elementi fantastici e status symbol della nostra epoca si fondono in questa raccolta di racconti che esplora i temi della solitudine, del razzismo, dei feticci della società dei consumi, dei rapporti tra figli e genitori e di cosa si può identificare come “casa” e “cultura di appartenenza”. La scoperta dell’identità può avvenire solo in quel luogo a cavallo tra vero e immaginario creato da Ling Ma, perché «è nelle situazioni più surreali che una persona si sente più presente, più vicina alla realtà».