La fine delle voglie. Ritrovare la saggezza perduta del mangiar bene
Non siamo nati per ingrassare. Il nostro cervello è un "genio metabolico", una guida esperta che ci suggerisce cosa mangiare o evitare per il bene della nostra salute. Eppure in America diabete e obesità sono ormai una piaga sociale, oltre che sanitaria, e anche in Europa e in Italia i numeri cominciano a preoccupare. E così da decenni si combatte una vera e propria guerra contro la cattiva alimentazione, addebitando tutta la colpa, di volta in volta, ai grassi, ai carboidrati o alle proteine; e molti di noi si torturano con diete di ogni tipo. Quando è iniziato tutto ciò? Mark Schatzker propone una tesi provocatoria su quello che potrebbe essere stato il primo passo su questa strada nuova e deleteria: l'arricchimento del cibo, all'inizio del XX secolo, per contrastare gli effetti della malnutrizione. Da allora, per la prima volta nella storia della nostra specie, il gusto del cibo non corrisponde più al suo effettivo apporto calorico, e la manipolazione degli ingredienti (come additivi, dolcificanti artificiali e sostituti dei grassi) ha di fatto ingannato il nostro cervello. È come se viaggiassimo in macchina con l'indicatore della benzina manomesso: non sapendo quanto carburante ci resta, la reazione più logica è quella di rabboccare continuamente il serbatoio. Se le cose stessero davvero così, la soluzione sarebbe a portata di mano e potrebbe comportare, una volta per tutte, La fine delle voglie.