Trilogia satirica
La "satira", nata presso gli Autori latini come critica sàpida a uomini politici, in questa "Trilogia satirica" è usata per divertire il Lettore con il genere "giallista", con l'uso del dialetto meridionale e con lo stile dialogico teatrale, ed è quasi sempre corredata da numerose immagini ad essa correlate. In particolare, il primo lavoro è una vera e propria sceneggiatura, avente come tema un intrigo internazionale con delitto ambientato sull'isola di Cipro, l'isola di Venere, meravigliosa per le sue bellezze archeologiche e naturalistiche con spiagge incantevoli. Il solito commissario Montalbagno (già protagonista di altri due "gialli" pubblicati dall'autore) è chiamato a risolvere un caso intricato di omicidio del capo del governo greco. Il secondo lavoro, totalmente in dialetto siciliano (non me ne vogliano i siciliani "puri", se ci sono parole non perfettamente "pure"!), espone ipotesi "strane" su più di un accadimento della vita di Gesù. Il terzo lavoro è nuovamente una rappresentazione teatrale in forma dialogica: Faust dialoga con Satana sulle eresie nel corso dei secoli. Infine, tre poesie d'amore addolciscono l'atmosfera cupa e drammatica creata dai tre precedenti lavori.
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