Novella de uno prete
Eustachio Celebrino da Udine (nato verso il 1490, morto dopo il 1535), incisore, calligrafo, poligrafo girovago alle dipendenze di vari editori, affiancò alla sua principale attività artistica una modesta officina di penna, mirando a soddisfare i gusti e le curiosità di un pubblico appena alfabetizzato e di facile contentatura. Produceva di solito opuscoli che si potevano acquistare con pochi spiccioli e che qualche volta stavano in un solo foglio di stampa, di quelle stampe grossolane che un tempo si dicevano "popolari" e che ora fanno gola ai collezionisti per la loro rarità. Di questa natura è la "Novella de uno prete", una novella in versi (in ottave), che appartiene a un genere letterario piuttosto quattrocentesco che cinquecentesco, ma che aveva un suo mercato alternativo alla narrativa boccaccesca in auge (e continuerà ad averlo fino al secolo successivo). La Novella di Eustachio si distingue per la sua oltranza tematica, per la sua malignità antipretesca.
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