Superare il muro
C'è una sorta di muro fra la generazione dei padri e quella dei figli di oggi. Una difficoltà a relazionarsi, una comunicazione che, quando esiste, è discontinua e talvolta impossibile. Così come succede in questa storia che ha come protagonisti un padre "boomer" dei mitici anni Cinquanta ed il suo vulcanico figlio. Andrea, fatica a capire suo padre al quale, ormai ancora giovanile pensionato, invidia tutto quel tempo libero che secondo lui non sa impiegare al meglio. Diversamente da lui che, come molti giovani d'oggi, si sbatte e si arrabatta fra lavori precari e delusioni quotidiane. Ed è forse questa condizione che, per i giovani d'oggi, fa apparire scintillante ed ormai irripetibile l'epoca dei loro padri pur se percorsa dallo spettro del terrorismo rosso e nero. Oggi le rivendicazioni dei giovani si scontrano con le difficoltà del tempo presente, con le pandemie, con la lotta contro chi vuole imporre le sue regole sia nella sanità che in politica. E, alla fine, persino con una assurda guerra qui vicina, che fa apparire tutto così provvisorio e drammatico. L'autore, filtrando nel quotidiano le rispettive esperienze di un padre e di un figlio, ci accompagna, fra realtà e fantasia, in questo viaggio che i due protagonisti cercano, spesso senza riuscirci, di fare assieme e ci ripropone una lettura critica dei suoi anni e di quelli di oggi non meno, a suo parere, complicati e difficili.
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