L'illusione di Aiace. Potere paranoico e immaginario del complotto
Esiste una “paranoia del potere”, che angoscia chiunque detenga autorità; esiste un “potere della paranoia”, che tormenta chi, al contrario, ne è tragicamente privo. La prima è idealmente la paranoia del tiranno, spinto a rappresentarsi l’altro come presenza nemica, al fine di alimentare il proprio dominio e di giustificare la propria ferocia. Il secondo è tipico dell’uomo della massa contemporanea, ai margini dei processi decisionali, il quale avverte rabbiosamente il potere altrove, sottrattogli da un nemico malvagio e sommerso. All’horror pleni del sovrano, privo di “pari” con cui misurarsi, schiacciato dalla solitudine di un dominio totale, fa così da contrappunto l’horror vacui del cospirazionista, disperso in una moltitudine ostile e rarefatta, nelle cui trame virtuali fa sempre più fatica a ritrovare la propria collocazione sociale.
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