Storie di donne. Stupri in tempi di guerra caduti nell’oblio
La violenza sessualizzata, arma indistruttibile, è parte integrante delle strategie militari. Il suo uso sistematico e spregiudicato terrorizza il nemico, lo umilia, lo distrugge; tuttavia, non è un fenomeno esclusivamente legato a eventi bellici, ma la sua ragione di esistere è profondamente radicata nelle culture maschiliste, nei rapporti discriminatori di potere, che in tempo di pace regolano le relazioni di genere. I mass media mostrano quotidianamente il suo uso brutale nei recenti conflitti in Africa, in Medio Oriente, nell’Est europeo, ma la violenza sessualizzata di massa scatenatasi in Germania, negli ultimi mesi della Seconda guerra mondiale e subito dopo la capitolazione del Terzo Reich, non ha avuto eguali nella storia europea. Le donne abusate sono state lasciate sole, socialmente stigmatizzate e discriminate, e gli stupri hanno provocato dolorosi traumi transgenerazionali.
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