La scienza e l'anima dell'Occidente
Quanto più si studia la storia della scienza, tanto più questa appare come caratteristica del mondo occidentale e delle sue radici mediterranee ed europee (che ci obbligano a risalire fino alla civiltà greca classica). A mano a mano che si accertano questi fatti e si scandagliano le loro ragioni ci si rende conto del grande valore intellettuale, culturale e morale che la scienza rappresenta per l’Occidente, fino al punto di farci ammettere – senza ovviamente negare la rilevanza di tante altre dimensioni della cultura occidentale comuni anche ad altre civiltà – che la scienza può essere considerata come l’apporto più specifico che l’Occidente ha recato alla civiltà umana, un apporto che non avrebbe potuto essere tanto significativo e profondo se in qualche modo non avesse trovato le sue radici in quella che possiamo chiamare l’anima dell’Occidente. Non si vuole negare, con questo, che la scienza abbia avuto i suoi usi terribili, soprattutto, ma non solo, nel campo militare, ma è un fatto innegabile che proprio la riflessione critica sui limiti e gli abusi della scienza ha pur sempre avuto radici europee e, in genere, occidentali; e questa è un’altra indicazione di quanto la scienza si radichi nell’anima dell’Occidente.
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