Delitto e pregiudizio. Due casi giudiziari del Settecento. Nuova ediz.
Agli inizi di gennaio del 1762, il corpo di una donna viene ritrovato in un pozzo a Saint-Alby (Occitania, Francia meridionale). Si tratta di Élisabeth, figlia di Pierre-Paul Sirven e di sua moglie Antoinette Léger, entrambi protestanti. La giovane aveva espresso il desiderio di convertirsi al cattolicesimo e il padre non vi si era opposto, ma quando il cadavere della donna viene rinvenuto, la famiglia viene considerata colpevole e giudicata in contumacia. Voltaire difenderà la loro causa e dimostrerà la loro innocenza. Nel 1766 il Cavaliere La Barre, non ancora ventunenne, viene torturato e giustiziato, con l’accusa di blasfemia. Sarà riabilitato per intervento di Voltaire ma solo dopo la morte del filosofo. Testimonianze dell’intolleranza religiosa alla vigilia della Rivoluzione francese, le due vicende giudiziarie vengono qui presentate in una nuova versione condotta sui testi critici delle OEuvres complètes de Voltaire (202 tt., Oxford, Voltaire Foundation, 1968-2022), arricchita da pagine inedite in Italia.
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