Una porta socchiusa
Le sezioni che costituiscono la struttura di questo libro appartengono a due generi letterari diversi: i racconti e i saggi. Essi sono accomunati dall’intento di perseguire l’essenziale senza indugiare nella retorica e nell’erudizione. Si tratta, in entrambi i casi, di dar figura a una porta socchiusa, né chiusa né spalancata, ma aperta, anche se non troppo, ovvero coperta tanto quanto basta perché se ne lasci intravedere una sagoma, un ricordo, un cammino e, perciò, non una fine bensì un fine. Una porta socchiusa nega ogni sbarramento, ogni netta divisione fra l’al di là e l’al di qua, offrendosi alla possibilità di origliare, di spiare, di fornire preziosi elementi all’immaginazione e così evincere, nel chiaroscuro, gli estremi della chiarezza e dell’oscurità.