Ora ti racconto. Parlare apertamente a un figlio avuto tramite l'adozione o l'inseminazione artificiale
Questo scritto vuol essere una guida sia per i genitori di bambini arrivati in famiglia tramite l’adozione, sia per quelli (single o in coppie anche non eterogenee) che necessitano di coordinate pratiche per scrivere la cosiddetta Verità Narrabile (adozione) o l’Origine Narrabile (Protocolli Medicalmente Assististi), strumenti principe per una serena crescita psicologica e identitaria dei figli. Pure gli psicologi che vorranno essere di sostegno agli adulti in questo non semplice percorso verso una costruzione di una valida riflessione biografica sul significato di genitorialità potranno qui trovare suggerimenti, esempi e un’efficace cornice teorica creati proprio a questo fine. Nell’ambito della sua professione clinica, l’autrice ha potuto verificare sul campo quanto una certa “chiarezza di termini” relativa a peculiari fatti di vita, declinata secondo tutte le quotidiane emozioni principali, quindi non basata su un ordinario politically correct, sia assolutamente propedeutica – soprattutto per i figli, bambini o adolescenti che siano – a una crescita di consapevolezza di sé che, solo successivamente, potrà trovare sollievo in un’eventuale psicoterapia. Ciò vale anche per l’assistenza a giovani madri immigrate che, a fronte di alcuni sintomi dei figli ormai cresciuti, necessitano in primis proprio di coordinate simili in merito al disvelamento delle proprie origini. La messa per iscritto del come, del quando e del dove, diversificati rispetto alla fascia d’età di appartenenza del minore, e la possibilità di aggiungere un apporto diretto dei figli nell’arricchire queste narrazioni inquadrano questo breve testo in una sorta di guida che, anche grazie ad alcune dirette esemplificazioni, facilita un riconosciuto sostegno per scovare “quelle parole per dirlo” che spesso non trovano un’esplicita, comprensibile e rispettosa traduzione nelle scelte che un adulto opera al fine di esercitare il ruolo di genitore.