Le vittorie: tra agricoltura e filosofia
Come può un luogo conservare la propria specificità di locus amoenus e insieme divenire l’immagine plastica del còlere? Fu Cicerone a parlare di cultura animi come obiettivo principale della filosofia e, in generale, dell’educazione. Come un terreno richiede una cura assidua per favorirne la fecondità, così l’individuo deve coltivare il proprio animo se vuole esprimere le proprie capacità. È proprio a partire da questo stretto connubio tra agricoltura e filosofia che si snoda questo libro – dal doppio registro: storico da un lato, filosofico dall’altro. La storia della “grande nave”, ovvero della cascina Vittorie, va di pari passo con il realizzarsi di un sogno: la trasformazione di un’ex stalla dei cavalli nella sede della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio, che da oltre 18 anni promuove il Festival omonimo consapevole di quel dovere di restituzione nei confronti delle terre che ci hanno sempre nutrito. Ora, questi dulcia arva, sempre pronti a rammentarci la fatica che serve per guadagnarsi il pane, costituiscono la quinta ideale in cui coltivare e praticare la filosofia.