Storie segrete della scienza. Accelerazioni, battute d'arresto e serendipità
Spesso pensiamo alla scienza come a un continuo progresso. In questo libro, cinque studiosi e divulgatori di fama mondiale esplorano episodi oscuri e trascurati della storia della scienza e suggeriscono, invece, che il processo di comprensione del significato delle scoperte scientifiche può essere erratico, contraddittorio, persino irrazionale. Jonathan Miller, Oliver Sacks e Daniel Kevles mostrano come le nuove idee, anche quelle più promettenti, possano essere messe da parte, scartate e dimenticate, per riemergere, a volte, solo molti anni più tardi. Richard C. Lewontin e Stephen Jay Gould discutono del fatto che le parole e le immagini utilizzate dagli scienziati e dai divulgatori riflettono distorsioni gravi e spesso non riconosciute nel modo in cui concepiamo sia i singoli organismi sia la storia naturale del mondo. Queste “storie” dimostrano dunque che la scienza è – stando alle parole di Oliver Sacks – “un’impresa interamente umana, una crescita umana, organica e in continua evoluzione, con improvvise accelerazioni e bruschi arresti, soggetta a strane deviazioni. Sgorga dal suo stesso passato, ma non se ne distacca mai completamente, non più di quanto noi stessi ci distacchiamo dalla nostra infanzia”.