Fenomenologia ed etica
La ragion pratica non è solo “normatività morale”, ma è anche, e forse soprattutto, etica, analisi dei comportamenti, delle disposizioni, delle motivazioni, delle inclinazioni, degli abiti e dei costumi (ἦθος), della possibilità e della scelta. I saggi raccolti nel presente volume ripercorrono molte tra le principali linee di elaborazione etica che la fenomenologia ha predisposto. Viene discusso il rapporto tra basi ontologiche primarie e spazi dell’a¬gire umano (Costa, Lanfredini), e tra normatività metodologica e valore (Leghissa, Zhok); viene analizzato il modo in cui sfera valoriale e sfera percettiva si intersecano (Taddio) e il modo in cui l’attenzione dà espressione all’intenzionalità assiologica (D’Angelo, Vidali); viene infine preso in esame il cruciale tema dell’intersoggettività (Di Martino, Donise). Nessuna argomentazione morale che voglia andare al di là dell’assertorietà può fare a meno di avere un quadro chiaro e fondato di ciascuno di quei temi. La lezione fenomenologica ci rammenta la fondamentale indiscernibilità dell’essere dal valore, dell’esistere dall’agire, rintracciando le radici ultime di ogni giudizio di significato etico.