CSM e giustizia. Il possibile rischio di un rapporto asimmetrico
Quattro anni e quattro mesi al CSM. Un’esperienza particolare, vissuta in un osservatorio che guarda dall’alto e gestisce il funzionamento della Giustizia, lavorando fianco a fianco con coloro che, di regola, l’amministrano. Il memoir di Alessio Lanzi dispensa la compiuta conoscenza di un membro laico del CSM su fenomeni e situazioni di cui molto si sente, e si è sentito, dire, ma che poco si conoscono. Il coinvolgimento in questioni di corrente e di correntismo; il riscontro del rilievo della legalità; i miti della magistratura associata; le contrapposizioni di sistema con l’avvocatura; le peculiarità degli scandali degli ultimi anni. Il tutto vissuto e riportato nel contesto di un principio irrinunciabile: la corretta gestione e la tutela della magistratura non sono un traguardo istituzionale fine a sé stesso, ma rappresentano la necessità di un passaggio intermedio per assicurare alla società civile un buon funzionamento del “servizio Giustizia”.
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