Siculo babbìo. Fantasie, discursi di cafè, miniracconti e persino minigialli
Chi conosce il Carlo Barbieri delle raccolte umoristiche Pilipintò e Uno sì e uno no, ma anche della serie gialla del commissario Mancuso e degli altri libri pubblicati - una ventina in totale - sa che tutte le sue opere hanno in comune leggerezza, divertimento puro e sicilianità. I "pezzi" raccolti in questo Siculo Babbìo, che contiene i racconti vincitori del Premio Umberto Domina per la letteratura umoristica, non fanno eccezione: aspettatevi quindi un umorismo travolgente in una colorita ambientazione siciliana, scaturito dalla cronaca di ogni giorno o dalla pura fantasia, introdotto da titoli intriganti come "La rapina con la Coca Cola", "La cavalla di Garibaldi", "L'intervista (immaginaria) ad Andrea Camilleri per la Giornata Senza Tabacco". Un umorismo che si tinge di giallo ne "Il caffè con la parola", in cui ritroviamo il suo Mancuso impegnato in un caso lampo; e che vira al nero ne "La vendetta delle palle di neve" e "Dolce come lo zucchero". Come in tutti i suoi scritti brevi, l'autore indica il tempo di lettura sotto ogni titolo: così, come dice lui stesso, "in bagno, in metro o in sala d'attesa uno si regola". Comodo, no?
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