Racconti in carta uso mano

Racconti in carta uso mano

Stanotte la luna non si vede, in compenso fa un freddo cane che ti entra nelle ossa e sembra volerci restare: la mezzanotte è già passata e nel bosco c'è un buio pesto, nessun rumore, solo qualche gufo che bubola da un ramo. Fin da piccola, oltre alle bambole, le era sempre piaciuto giocare anche con i soldatini di suo fratello ma lei doveva contentarsi degli indiani perché lui sceglieva sempre i cow-boy. "Mai sentito parlare di esproprio proletario? No? Lo immaginavo! Un bel fighetto come te che è abituato a ricevere il grano dal paparino per tutti i suoi sfizi non può certo nemmeno immaginare cosa significhi". Se in dicembre si superano i trenta gradi, in estate il deserto di Sonora diventa una vera fornace e, anche se qualcuno lì ci vive da sempre che gli piaccia o meno, è meglio non andarci se non si ha un motivo più che valido. Incipit per nulla patinati inclusi appunto nei racconti in carta uso mano.
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