Il gioco maestro. Pedagogia dei giochi
«Il gioco simbolico è il lavoro del bambino», Maria Montessori. Il gioco favorisce il benessere totale, sviluppa l'empatia, la creatività, è un fondamentale canale di espressione delle emozioni, è formativo, liberatorio, promuove la costruzione dell'identità e della personalità. La crescita è la manifestazione della propria intelligenza e individualità nel gioco simbolico. È la rappresentazione mentale che si realizza nel simbolico. Grazie a Piaget sappiamo che il gioco è un fattore di sviluppo cognitivo. «Il gioco è la più autentica e genuina manifestazione dell'infanzia», (Fröbel) Le sorelle Agazzi ci hanno insegnato che nel «gioco educativo» le «cianfrusaglie» diventano «materiale didattico». Le attività montessoriane, i percorsi sensoriali, le tavole didattiche, le scatole dei misteri, i pannelli, le carte tattili, i giochi di legno sono materiali altamente formativi, attraenti, educativi, fondamentali per lo sviluppo delle abilità oculo-manuali, della motricità, della concentrazione, dell'autonomia e libertà del bambino. «Il gioco è scoperta di sé e del mondo, lavoro, occupazione, è gioia, crescita, sviluppo di tutte le abilità, è il precursore del lavoro adulto. Il gioco è maestro», Irene.
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