Contra Religionem
Se l'ignoranza è l'unico male del mondo - come diceva Socrate - e la violenza si genera laddove l'ignoranza dilaga, e altresì la nascita delle religioni segue meccanismi legati alla supertizione e al sovrannaturale, e dunque ancora all'ignoranza, allora possiamo dire che violenza e religione, provenendo dalla stessa entità, ossia l'ignoranza, sono la medesima cosa, in quanto ne condividono la natura e l'essenza.In Contra Religionem ci si sofferma sul Cristianesimo perchè è la dottrina meglio conosciuta dall'autore (apostata cristiano), ma il violento tratto distintivo di questa religione lo si rimarca facilmente anche nelle altre fedi monoteiste. Nello specifico, nella Bibbia la violenza emerge prepotentemente ovunque, persino laddove non dovrebbe presentarsi: il Nuovo Testamento. Uomini di tutte le epoche, autoproclamatisi ministri assoluti del Dio cristiano, hanno ucciso e fatto uccidere seguendo gli esempi delle favole bibliche unicamente per accrescere il loro potere, e peggio ancora con i loro crimini hanno plasmato un Occidente che, pur senza dirlo, custodisce e difende tra i propri valori forse i più antichi tra tutti, cioè la violenza e il dominio, incessantemente utilizzati da pochi esseri umani per sottomettere e governare tutti gli altri che restano.
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