Natuzza Evolo. La strada verso il cielo le coincidenze e i miracoli parlano di Dio
Il suo nome all'anagrafe è Fortunata. Un nome che non riflette la sua vita letta con occhi umani. Non è stata fortunata all'età dell'infanzia, un tempo spensierato che i bambini dedicano ai giochi e ai divertimenti. I banchi di scuola, poi, le sono stati negati. Già da piccola si è presa cura dei suoi fratelli, accettando l'umiliazione dell'aiuto offerto con compiaciuta magnanimità. Non è stata fortunata all'età dell'adolescenza e della giovinezza, perché ha dovuto procurare il pane per la famiglia e sopportare lo scherno e il dileggio da quelle autorità che altro giudizio avrebbero dovuto dare. Non è stata fortunata all'età adulta, quando le ferite del corpo l'hanno accompagnata senza pause, non distogliendola, comunque, dalla cura della sua famiglia e dei suoi figli spirituali.