Memorie del Settantasette
Nel pieno degli anni settanta un gruppo di amici, studenti universitari, iniziano a vivere insieme in un piccolo appartamento del quartiere di San Lorenzo, come avveniva per tanti altri come loro, con la stessa età e le stesse idee. Un racconto autobiografica e corale, ci conduce a scoprirne la vita quotidiana, attraversando i temi meno esplorati dalle analisi politiche di allora e postume, focalizzate in gran parte sulla violenza che permeò il Movimento del '77 e sulla sua degenerazione negli anni di piombo. Anche qui si raccontano le lotte politiche, ma soprattutto quelle per i diritti, quelle mirate a migliorare la qualità della vita: gli studi, la casa, il lavoro, la salute. E soprattutto si parla degli amori, dei rapporti uomo-donna, della rivoluzione sessuale, della rivoluzione femminista che era fatta di azioni concrete messe in atto dalla militanza delle donne nei loro collettivi e nelle manifestazioni. Una storia a più voci, dove irrompono anche i ricordi degli amici del gruppo di San Lorenzo e i ricordi dell'autrice tratti dai suoi diari dell'epoca, inframmezzati dai resoconti dei viaggi fatti in quegli anni, viaggi apparentemente stranianti, ma parte integrante di quel desiderio di vivere il mondo nella sua interezza. In alcune parti si rievocano i conflitti violenti con gli apparati dello Stato, con la sinistra storica, con le frange estreme del Movimento, ma sullo sfondo emerge anche l'importanza che ebbe la cultura e la controcultura dell'epoca, attraverso le radio libere, la musica, i libri, i fumetti, le riviste, che rappresentavano il terreno dentro al quale la vita di quegli anni si animava e si nutriva. E probabilmente fu questo substrato culturale che permise alla generazione del '77 di riemergere dopo il riflusso, in forme di quella che l'autrice chiama "la nuova politica".
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