Gli omini verdi. Una storia di cene
Alberto Riva, imponente quarantenne, passa le giornate in un camper, da solo, rimuginando sull'intero scibile umano. Vagabondando per Roma, incontra Clelia, ex persa di vista. Ne nasce un invito a cena, durante la quale lei e il lettore apprenderanno le vicende, lunghe e drammatiche, decisive nel ridurlo a sorta di corpo estraneo, e in lui si riaccenderà il desiderio di una vita normale. Introverso, senza mezze misure, Alberto osserva la "società connessa" attraverso le lenti dell'onestà intellettuale e del rigore scientifico, mettendone a nudo contraddizioni, pochezze e ipocrisie. Se la piena sintonia col protagonista sarà privilegio di lettori con buone basi scientifiche, è per gli altri che la narrazione, mai difficile, potrà rivelarsi specialmente intrigante, grazie all'originalità degli sguardi sul nuovo panorama sociale.
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