Monastero di S. Chiara a Mola di Bari. Analisi e risoluzione dei dissesti statici degli spazi voltati e cupolati e introduzione delle nuove tecnologie di realtà virtuale per la conoscenza del monumento
Il mio studio ha l'obiettivo di studiare e risolvere in modo approfondito le forme di degrado strutturale e individuando specifiche tecniche di consolidamento sui relativi meccanismi di collasso, le cause e la risoluzione del degrado attraverso l'analisi dei carichi, la progettazione e la verifica del supporto utilizzato. Indagini in loco, fotografie, schede tecniche dei produttori dei supporti di consolidamento, norme tecniche per la costruzione 2018 con relativo aggiornamento 2019 CNR per i materiali compositi, sono state necessarie per svolgere correttamente l'intervento di restauro. Il progetto riguarda i tre principali meccanismi di collasso individuati; ovvero, il primo con un fenomeno di ribaltamento semplice globale della parete nord-est con la formazione di cerniere cilindriche alla base. Meno intenso è il fenomeno di ribaltamento, che risulta essere parziale con formazione di cerniere cilindriche alla base, che sta interessando la parte superiore della chiesa, e in ultimo il cinematismo dell'arco con abbassamento in chiave che interessa alcune stanze a piano terra della fabbrica e la volta della chiesa. Mentre, nel corpo scala più antico, notiamo un fenomeno di distacco dalle pareti con una rotazione verso l'interno dello stesso. Quello strutturale è un aspetto che fa parte del monumento e del suo valore storico, ergo, stravolgere questa componente anche con mezzi destinati a rimanere occulti, equivale a mutilare l'opera di uno dei suoi valori fondamentali. A seguito di questa analisi, dunque, vengono proposti interventi atti a preservare l'intero edificio ripristinando e conservando il comportamento statico originario. Si vuole quindi sottolineare la versatilità dei metodi proposti nei confronti delle differenti tipologie e geometrie di strutture presenti nel monastero. Nelle stanze al piano terra lungo la parete nord-est e nei matronei della chiesa viene prevista la posa in opera di fasce in fibre di vetro incollate nell'estradosso delle volte. Sempre nei matronei e nella navata unica della chiesa, per contrastare il fenomeno parziale di ribaltamento della facciata nord, si adoperano dei tiranti in acciaio a sezione circolare con capochiave a piastra quadrata. Mentre la tecnica della cerchiatura in FRP applicata sulle coperture voltate si presenta come una soluzione ottimale per contrastare la formazione di meccanismi di collasso a più cerniere, caratteristici delle murature storiche ed in particolare dei sistemi voltati. In ultima istanza ho voluto fare una piccola introduzione sull'applicazione della realtà virtuale nel restauro architettonico.
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