La luce del focolare spento. Diario di guerra 8 settembre 1943-29 maggio 1944

La luce del focolare spento. Diario di guerra 8 settembre 1943-29 maggio 1944

"La luce del focolare spento" è il frutto degli stringati ma salienti appunti giornalieri, nascosti nei buchi delle macere della "macchia"- presi durante gli ultimi mesi di battaglia nel 'cuore' della Linea Gustav, sui monti di Coreno Ausonio, dove avvenne lo sfondamento - tra cannoneggiamenti, fughe, ansie e paure, ma anche speranze. Nei giorni dello sfondamento da parte delle truppe coloniali del CEF per due volte l'autore ha salvato molte donne dalla violenza, le cosiddette "marocchinate". Quest'opera, credo possa essere anche un utile testo di riflessione per le scuole elementari, alle quali l'Autore ha dato, come Maestro prima e Segretario poi, 43 anni della sua comunque breve vita. Tante sono le sfumature di vita quotidiana, in tempi molto duri e tristi, che possono costituire un utile momento di analisi. Le vicende raccontate in questo diario personale culminano e si inseriscono, sostanzialmente, in quella che, nei testi storici, viene definita "Operazione Diadem", che portò allo sfondamento della Linea Gustav e quindi all'apertura della strada verso Roma. Ma il diario prende le mosse dal giorno 8 settembre 1943, quando fu ufficializzata la firma dell'armistizio, firmato a Cassibile, il 3 settembre, tra l'Esercito Italiano e le Forze Alleate. Quel giorno, l'autore del diario si trovava a Viterbo, dove prestava il servizio militare.
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