Mobilitare processi trasformativi. Come utilizzare il potere della propria funzione pubblica per attivare processi di cambiamento
I diversi saggi che compongono questo lavoro toccano temi diversi e adottano prospettive diverse: da quelle più decisamente accademiche a quelle che fanno della dimensione esperienziale la chiave di accesso alla conoscenza. E anche questo continuum, dall'esperienza alla teoria e da questa alla sua applicazione nell'esperienza, costituisce un tratto di originalità. Il libro, infatti, sfugge alla usuale polarizzazione fra teoria e prassi e si colloca in un orizzonte diverso, in cui la teoria e l'esperienza si fanno pratica quotidiana e quest'ultima arricchisce sia l'esperienza sia la stessa teoria, che così ne esce vivificata. Questa dimensione dinamica è proprio il portato del metodo maieutico che Deflorian insegna praticandolo e facendolo praticare. I diversi saggi si collocano coerentemente nel solco di 4 filoni di studio e ricerca: a) le pratiche di azione partecipativa; b) il tema della trasformazione e del cambiamento; c) il tema della prevenzione e del lavoro; d) il grande tema del potere, cornice generale dell'intero libro. Questo lavoro curato da Simone Deflorian è una straordinaria riflessione sul potere: il potere come resistenza al cambiamento ma anche come resistenza alla superficialità del potere; il potere come servizio e il potere come abuso; il potere come indirizzo pedagogico nonché come dialettica fra lavoro e prevenzione. #s3gt_translate_tooltip_mini { display: none !important; }
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