Cricchi & Croccu. Discursi di taverna
Ricordo che negli anni, 1950-1970, quando due persone dello stesso sesso trascorrevano molto tempo insieme condividendo sogni, fame e anche il sonno, non venivano identificati come semplici amici che avevano in comune interessi più o meno comuni, ma venivano considerati "inseparabili", "culo e camicia" potenzialmente complici di chissà quali azioni o malefatte. Indubbiamente tale tabù era figlio dei tempi, ereditato da una mentalità postbellica, complottista, antipartitica e anticlericale. A questi strani personaggi veniva affibbiato il soprannome di: Cricchi & Croccu, appellativi mitici, assonanti, proprio per evidenziare il rapporto simbiotico che intercorreva tra i due. Tali personaggi così affettivamente uniti, erano creati più dalla fantasia dei benpensanti che da specifiche vicende particolari. Malgrado la simpatia che i due potevano su-scitare, questo genere di personaggi così affiatati non godeva di molta stima. Venivano considerati degli introversi, dei lupi solitari, degli asociali. Da lì, ad essere considerati dei simpatici "scemi" del villaggio il passo era breve.
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