Di lasciti vive la polvere
Piena di polvere è la vita. Come la neve, ci ricopre, posandosi muta sulle nostre esistenze. Ma se la neve si scioglie, la polvere no. Ci circonda, ci pervade, ci avvince. Sebbene ci impegniamo a spazzarla lontano, lei rimane. Magari si allontana per qualche tempo. Poi ritorna. Nel corso della nostra vita ne incontriamo di polvere. Per quanto ci sforziamo a raccoglierla, non sarà mai quanto quella che vediamo. Tutto quello che costruiamo, legami, regge, dei, opere d'arte, domani, diventerà polvere. E quella polvere che ci affanniamo a eliminare ricomparirà, per calpestare le nostre giornate. A ricordarci quello che è stato. Perché la polvere ha una storia. Prima di essere polvere era consistenza, con il suo significato nel percorso del fluire. Come la sabbia, che un tempo era roccia e un domani sarà polvere. Un lentissimo divenire che a noi è dato solo di immaginare. Forse di comprendere. Non di vedere. Noi dobbiamo occuparci del nostro divenire. Di quel processo ineluttabile che ci cambia, grazie ai cambiamenti. Che ne siamo consapevoli o no, noi siamo polvere per l'universo. Ma cos'è la polvere? Le vestigie di altri tempi, un messaggio non decifrato, o un lascito? Se le stelle diventano polvere, lo possiamo diventare pure noi, che in fondo, per qualcuno, siamo già polvere. Polvere che un tempo era corpo. Polvere che attraversa il cosmo per diventare corpo.
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