La signora col cappello
Il romanzo inizia col ritorno a Roma dalla Cina del reporter dott. Stefan Furore. Dopo alcuni mesi, dall'arrivo, viene coinvolto dalla sua fidanzata Morena Mordelli nell'indagine di un delitto, avvenuto in via Margutta. Qui, è stata uccisa una anziana signora della Roma "bene": Giovanna Eriberti. Del delitto viene accusato il fratello della vittima, Claudio, sul quale gravano pesanti prove. Infatti, viene rinvenuto, accanto al corpo del cadavere, il coltello con cui la vittima è stata uccisa, con le sue impronte. Inoltre, a rafforzare le prove, c'è la ripresa della telecamera, posta al di sopra del portone della vittima, in cui si vede l'entrata e l'uscita del fratello, prima e dopo l'uccisione della donna. L'altra sorella, Giulia, sconvolta dall'accaduto, chiede aiuto a Morena, sua ex alunna del liceo, giornalista dell'Eco d'Italia, con la quale è rimasta amica. Le chiede di indagare e di scagionare il fratello minore Claudio, del quale è convinta dell'innocenza. Dalle indagini condotte da Stefan Furore, collega e fidanzato di Morena Mordelli, emerge, però, un nuovo particolare di fondamentale importanza: la presenza sulla scena del crimine di una signora col cappello, indossato apposta per non essere riconosciuta. Dopo diversi colpi di scena ed alternanze di nuovi personaggi indagati, Stefan, alla fine, riuscirà a sbrogliare l'intricata matassa.
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