I bambini di Sciesopoli
"Dopo due settimane ho anche iniziato a giocare gettando i cuscini, a ballare con le ragazze e anche a giocare a football. Ci sono volute due settimane, non di più, e siamo stati riportati alla nostra età originale. Penso che una delle cose principali di Selvino fosse che questa casa - per il periodo in cui eravamo lì, poco più di un anno - ci ha restituito la nostra giovinezza." Così Shmuel Shilo, un sedicenne ospite nella colonia di Sciesopoli di Selvino, racconta la sua esperienza di graduale ritorno alla vita dopo gli orrori della Seconda Guerra Mondiale. Ispirandosi alle sue parole, gli alunni della classe 5A dell'IPSSAR "G. Marchitelli" di Villa Santa Maria hanno voluto intraprendere un viaggio alla scoperta di questo luogo, che da ex colonia fascista si trasformò in un rifugio sicuro in cui educare i bambini sopravvissuti all'olocausto, in cui dare la speranza di un futuro agli orfani dell'umanità. Gli studenti si sono documentati, attraverso un lavoro di ricerca guidato dagli insegnanti, sull'esperienza di Leah ed Esther, due bambine di Sciesopoli, di cui hanno cercato di ricostruire la storia, i pensieri, le emozioni. Illustrando i momenti più significativi del loro passaggio a Selvino, hanno quindi realizzato un video e un libro, che potessero testimoniare il messaggio di rinascita e di speranza, che la vicenda di Sciesopoli rappresenta. Età di lettura: da 10 anni.