Il fascismo è una casa di vetro. Storia di un avellinese 1895-1961
Il romanzo storico narra la vita di un uomo, nato alla fine del 1800, che ha attraversato i periodi di guerre, violenze, omicidi politici, lotte sociali, e quelli orrendi dei genocidi, provocati per odio razziale, etnico e religioso. Non è una storia qualsiasi, ma quella di una provincia e del suo capoluogo durante il periodo Fascista. Avellino è la città, dove l'avellinese ha vissuto intensamente e da protagonista quel periodo e ne racconta, in maniera cruda, la caduta morale, il senso degli affari, gli abusi di potere e le delazioni false della classe gerarchica fascista della città. Una storia di provincia che era uguale a quella italiana, dove, chi si metteva contro il fascismo, anche essendo un fascista convinto, subiva gravi attacchi. Di notevole spessore storico sono i memoriali inviati al Duce, in cui espone i misfatti che accadono nella città, con documentazione originale.
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