Gli interventi dei fratelli Biazaci da Busca nel dianese: le immagini come didattica
"Con il presente articolo si vuole trasmettere ai lettori la conoscenza di due di quelle chicche che arricchiscono e caratterizzano il panorama storico, culturale e devozionale della Riviera di Ponente e, nello specifico, del colorato e vivace golfo dianese. Qui infatti per i turisti, ma ancor più per la popolazione locale, detentrice del suo patrimonio storico, artistico e culturale, occorrerebbe una sensibilizzazione ed un'istruzione adeguate (e a ciò questo articolo vorrebbe contribuire) su tutto ciò che concorre a comunicare il valore identitario di questa porzione della Liguria. L'identità, d'altronde, è ciò che trasforma un insieme disordinato di individui in una comunità, in un popolo, e per questo è molto importante averne coscienza, cercarla e farla crescere. Nel periodo repubblicano la Nostra Costituzione si è arricchita di quella fulgida gemma che è l'articolo 9, in base al quale «La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione». Si tratta di una peculiarità unicamente italiana l'aver messo l'Arte tra i principi fondamentali della Costituzione; ecco che allora, per Noi, educare alla conoscenza del patrimonio storico-artistico significa attuare la Costituzione! Con la realizzazione di questo articolo, il sottoscritto, intende così porre l'attenzione dei lettori sulla figura e l'opera di questi due attivissimi artisti fratelli vissuti tra il Quattrocento e i primi del Cinquecento che hanno lasciato nel territorio piemontese e ligure copiose e pregevoli testimonianze della pittura religiosa tardo gotica; ci si riferisce infatti a più di 40 anni di attività! Con opere assegnate ad un territorio molto vasto: dalle montagne al mare."
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