Che inferno!
"Questo libro è il frutto di un lungo impegno di traduzione della prima Cantica dantesca in una lingua, se non proprio napoletana, ad essa molto simile. Ho cercato di mantenermi aderente al testo, conservando nei limiti del possibile metro e rime, eccedendo spesso nello spirito di commedia e nei toni fino a scendere, volutamente, talvolta in una pur misurata trivialità. Bisogna avere dimestichezza con la lettura e la scrittura della lingua napoletana, e nello stesso tempo conoscere le vicende e i personaggi raccontati dal sommo poeta, per poter gustare pienamente questo lavoro a cui mi sono dedicato, sia pure saltuariamente, alcuni anni."