Oltre il filo spinato
A ridosso del crollo del Muro di Berlino, nel 1989, simbolo della Guerra Fredda e dell'ostruzionismo del potere rosso, l'Albania viveva un clima di tensione e di oscurantismo, comune a tanti altri Paesi dell'Est europeo. Nella repressione più totale, molti giovani avevano iniziato a prendere confidenza con certe posizioni estreme, volendo dar spazio ai sogni e alla voglia di vivere in libertà. Quest'ultima parola ha dato l'avvio a questo testo. Testimonianza autentica di due ragazzi albanesi, che in nome del loro amore e della libertà, giungono all'ambasciata italiana di Tirana, insieme ad altri giovani, in preda alla disperazione, chiedendo asilo politico. L'Occidente era la meta agognata, il luogo che li avrebbe tratti in salvo dall'oppressione della dittatura. È la storia di Miri e Bona, una storia bellissima e romantica. Accolti da un'Italia materna e comprensiva, fin da subito mostrano riconoscenza verso un Paese che non ha mai avuto remore nell'accoglierli. In Italia avranno modo di svolgere svariati lavori, incontreranno tante persone disposte ad aiutarli, sapranno farsi valere, sono due ragazzi pieni di buona volontà e il loro amore conquisterà un po' tutti. Con la nascita di Crissi, giungeranno a una certa stabilità e cresceranno lavorativamente, acquisendo molte certezze. Oltre il filo spinato, oltre il confine, oltre la violenza e l'intimidazione.